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PORFIDO FIAMMATO

Porfido Fiammato

Pavimentazione esterna in porfido fiammato

pavimento in lastre di porfido fiammato   La pavimentazione esterna in porfido fiammato  è utilizzata per rivestire ingressi e aree cui si necessita di una particolare regolarità nel piano di calpestio. La finitura fiammata, in cui il porfido viene prima segato in lastre dallo spessore di 1, 2, 3 o più centimetri,  viene  poi sottoposto a fiamma ad altissime temperature che scalfisce la superficie a vista e la rende ruvida. Questa finitura  regolare e pianeggiante ha un colore naturale brillante e lucente del tutto simile alla colorazione della pietra naturale  ed una superficie antiscivolo anche con pavimento bagnato.

porfido fiammato misura fissa

 

Le lastre in porfido fiammato possono essere realizzate con misure e spessori differenti. I materiali con spessore di 1 cm sono consigliati per rivestimenti e zoccolature mentre i lavorati con spessori maggiori sono adatti per la realizzazione di pavimentazioni sia interne che esterne, per pavimenti pedonali e carrabili. Le dimensioni possono essere con misura variabile o misura fissa. La misura variabile determina la misura standard del formato come ad esempio il formato 20x40cm 30x60cm 20x20cm, 30x30cm ecc. La misura variabile detta anche  “a correre” ha una misura delle dimensioni fissa ( ad esempio 10,15 oppure 20cm ) e la seconda è variabile ed irregolare; nel formato 20 a correre vi sono elementi da 20×30, 20×36,20×58,20×43,ecc.

piastrelle fiammate in porfido

 

 

La posa in opera delle pavimentazioni in porfido fiammato si effettua mediante diverse soluzioni. La posa su massetto di  malta di cemento, la posa  su massetto asciutto con collanti cementizi migliorati, o con collanti epossidici  bicomponenti. Anche la sigillatura potrà essere effettuata con boiacca di cemento o con sigillanti migliorati  o epossidici bicomponente . A seconda delle esigenze, applicazioni interni od esterni, bagni, cucine, piscine, ingressi, a pavimento o rivestimento, le soluzioni di posa si  adattano in ogni ambiente unendo la resistenza alla bellezza di questo prezioso prodotto naturale.

lastre di porfido fiammato

 

Il porfido fiammato si abbina perfettamente con tutti i prodotti in porfido, dalle lastre irregolari ai cubetti, inoltre è possibile realizzare lavorati da inserire come decorazioni per le pavimentazioni. La versatilità di questo prodotto è impareggiabile e la resistenza garantita , il porfido è una delle rocce più resistenti presenti  sul mercato.

 

 

Desiderate una pavimentazione in Porfido fiammato? Richiedete un preventivo gratuito

 

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PAVIMENTAZIONE IN PORFIDO

Pavimentazione in porfido

Lavori di posa in opera di pavimentazione in porfido a mosaico – opus incertum

posa ingresso pavimento a mosaico di porfidoLa pavimentazione esterna in porfido del Trentino è conosciuta per le sue doti di resistenza e durevolezza. In qualsiasi formato  venga prodotta il suo risultato nelle applicazioni esterne è impareggiabile. Cubetti, piastrelle squadrate, lastre a mosaico-opus incertum, sono i formati più conosciuti e utilizzati nell’architettura per pavimenti  in porfido per esterni. La lavorazione delle lastre  a mosaico – opus incertum è la lavorazione che consente di installare le lastre di formato irregolare. Le lastre hanno forma irregolari e le dimensioni dei lati hanno misure variabili, lo spessore varia dai 3 ai 5 cm . Le lastre hanno il piano a vista  di cava naturale  e sono adatte per pavimenti esterni anche in zone dal clima rigido.

posa del porfido a mosaico

La pavimentazione in porfido del Trentino  a mosaico è una lavorazione che bene si accosta a tutti i materiali  per esterni. La tipologia di formato permette di adattare la lavorazione a forme regolari ed irregolari senza dovere ricorrere ad adattamenti e tagli come avviene per le lastre squadrate. Le soluzioni per personalizzare un pavimento in porfido a mosaico sono innumerevoli , ad esempio possono essere contornate da un perimetro in ciottoli (come nell’esempio della foto)  o possono essere inserite in un pavimento in ciottoli come camminamento;  le soluzioni per le sue applicazioni sono davvero molte.

La posa in opera della pavimentazione in porfido

ingresso in porfidoLa posa in opera della pavimentazione in porfido  in lastre , sia regolari che irregolari, viene eseguita su letto di malta di cemento. La collocazione degli elementi irregolari viene eseguita in modo da accostare il quanto più possibile i pezzi in modo da ottenere delle fughe omogenee. Le lastre vengono sagomate a martello  in modo da poter essere inserire nella pavimentazione. Il posatore dopo avere lavorato la pietra e preparato il letto di malta, posa la lastra in modo di collocarla alla giusta quota ,verificando con una staggia la  regolarità delle quote della pavimentazione.

La sigillatura delle pavimentazioni in porfido

 sigillatura porfido e ciottoliAl termine dei lavori di posa in opera  la pavimentazione viene sigillata. Le pavimentazioni in lastre vengono sigillate con malta preparata con cemento e sabbia fine. Il metodo classico di sigillatura prevede la preparazione della miscela fino alla giusta fluidità  in modo da poter essere colata nelle fughe per mezzo di brocche. La fase di colatura deve essere effettuata in modo riempire  le fughe senza sporcare le pietre. Un operazione che richiede davvero molta pazienza e abilità. Le fughe dovranno essere riempite a sufficienza perchè durante le prime fasi di asciugatura il volume del cemento diminuisce.pavimentazione ingresso cortile

Iniziata la prima fase di asciugatura il cemento delle fughe viene lavorato  a cazzuola. Il cemento in eccesso viene rimosso e viene aggiunto nelle parti in cui manca.  Viene quindi schiacciato con la   cazzuola in modo da penetrare perfettamente nelle fughe e poi lisciato con la punta della cazzuola. Trascorso il secondo periodo di asciugatura il cemento viene ulteriormente lavorato rigando con dei ferri curvi la superficie della sigillatura per decorare le fughe.  terminati i lavori di rigatura la sigillatura deve attendere un ulteriore periodo di riposo per poter essere ulteriormente rifinita.

ingresso carrabile in porfido e ciottoli

 

A seconda della temperatura di esercizio  e del tipo di cemento utilizzato  si dovrà attendere del tempo per poter rifinire la sigillatura. Si procede quindi rimuovendo le eccedenza che si sono formate durante la rigatura e i colpi di cazzuola che si sono formati dopo la lisciatura. Ora la pavimentazione dovrà asciugare . A seconda dell’utilizzo , pedonale o carrabile, bisognerà attendere un periodo asciugatura del cemento prima di transitarvi. 

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Pavimenti esterni in beola

PAVIMENTI ESTERNI IN BEOLA

 

pavimentazione in beola

 

La pavimentazione esterna  degli spazi,  dei passaggi pedonali ed i vialetti in pietra, i percorsi carrabili  o i grandi spazi come strade e piazze, possono essere realizzate con diversi tipi di materiali lapidei. La Beola grigia  è una pietra adatta per la costruzione  sia di pavimentazioni che di rivestimenti. La beola viene principalmente estratta nelle cave autorizzate site nella provincia di Verbania  e commercializzata in diverse lavorazioni e formati.

pavimento in beolaIl nome commerciale Beola   racchiude diversi tipi di beola ma la più conoscita è forse la beola grigia. Essa è la piu utilizzata per le pavimentazioni esterne data la sua conformazione che la rende lavorabile a spacco naturale, cioè suddividendo le lastre a spacco seguendo la venatura naturale del minerale, ed avendo  un piano naturale sufficientemente regolare per essere utilizzato per pavimentazioni esterne. La naturale ruvidità della superficie a spacco rendono questo prodotto antiscivolo e adatto per superfici esterne anche in luoghi dove la presenza del pavimento bagnato potrebbe recare la possibilità di scivolare, come attorno alle piscine o nei pavimenti in pendenza.

pavimento in beola grigiaLa beola grigia con piano di cava naturale puo’ essere utilizzata  in forme irregolari per realizzare pavimentazioni ad opus incertum – mosaico, o in forme lavorate come lastre a correre con coste segate, cubetti  a spacco, binderi o in lastre segate ottenute da blocchi interi e segate con macchinari  a disco o filo diamantato , le quali possono essere ulteriormente  lavorate in superficie mediante sabbiatura, fiammatura, levigatura e lucidatura. Le finiture come levigatura e lucidatura rendono questo prodotto  NON ADATTO PER USO ESTERNO in quanto la quasi assenza di porosità rendono la superficie scivolosa soprattutto in presenza di pavimento bagnato.

 

lastre di beola a correreLa pavimentazione esterna in beola grigia è una soluzione che ha trovato spazio già da molti secoli e venne utilizzata per realizzare moltissime architetture  soprattutto nei luoghi più vicini ai giacimenti dove veniva estratta. Nella Lombardia e nelle regioni  limitrofe la sua diffusione fù tale da far si che il nome pavimento in beola   si divulgò per definire generalmente il pavimento in pietra a lastre  irregolari. Ad oggi molte volte i “non professionisti del settore” chiamano ancora generalmente così il pavimento a mosaico – opus incertum , anon avendo idea del tipo di pietra da utilizzare e spesso fraintendono il PAVIMENTO IN BEOLA con il pavimento a spacco irregolare (mosaico – opus incertum) realizzato con altre roccie (come il porfido , la pietra di luserna ecc.)

pozzetto in pietraIl pavimento in beola  può essere rifinito con elementi complementari  per pavimentazione ed arredo esterno. Dalla beola  si ricavano diversi elementi per la pavimentazione come cordoli per contenimento o per decorazione, passi carrabili e risvolte, pozzetti lavorati a mano o con taglio ad acqua, canalette per il deflusso acque, panchine e lavorati  realizzati con  macchine a controllo numerico di ogni forma e dimensione. Il suo colore naturale è brillate  dati i minerali di mica che compongono questa roccia e la sua brillantezza la rende una roccia unica nel suo genere

 

 

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Prezzi pavimenti in pietra

Prezzi pavimentazioni in pietra

Il costo relativo alla fornitura e posa in opera di pavimentazioni in pietra naturale dipende da diversi fattori. I prezzi dei pavimenti in pietra vengono elaborati e forniti in base al cantiere da realizzare.

Come avere un preventivo di spesa per pavimenti in pietra, rivestimenti e mosaici.

Per richiedere un preventivo di spesa riguardo i pavimenti in pietra , rivestimenti  e mosaici è necessario che ci indichiate:

  • la località
  • l’accessibilità al cantiere (mezzi pesanti , autotreni , solo camioncini da 35 qli , non accessibile ai mezzi)
  • la metratura da realizzare  (in mq)
  • il tipo di pietra, il formato di pietra e la lavorazione
  • documentazione fotografica (importante ma non obbligatorio)
  • un bozza o progetto (importante ma non obbligatorio)

Se avete un progetto, un idea o un bozzetto, saremo lieti di studiare assieme a voi  la migliore soluzione in base alla nostra esperienza. Nel caso non siate  in grado di fornirci queste informazioni effettueremo se possibile un sopralluogo in cantiere per valutare il tipo di lavoro da realizzare

Le variabili che determinano i costi ed i prezzi dei pavimenti in pietra
Il tipo di pietra

Sono numerosissimi i prodotti e tipi di rocce oggi disponibili sul mercato, porfido, beola, pietra di luserna, marmi, graniti, arenarie, basalti, materiali di provenienza nazionale e materiali di importazione. In base alla disponibilità di estrazione si hanno prodotti la cui produzione è continua il cui costo è più contenuto quando i giacimenti hanno grandi volumi  da cui estrarre. Prezzi  più onerosi quando il materiale  proviene da giacimenti di volume ridotto  e la produzione è limitata.

Il formato

Una volta estratte le materie prime esse vengono lavorate in formati diversi, i cubetti , le lastre squadrate con coste a spacco o segate , il mosaico a spacco, binderi a spacco naturale, smolleri, piastrelle lavorate con piano levigato, fiammato, bocciardato, sabbiato. I costo della lavorazione della materia prima, sia che venga lavorato a mano o a macchina è un altro fattore aggiuntivo che determina il costo finale.

I tempi di posa

Il  formato dei prodotti lapidei determina i tempi di posa ed influenza il costo finale della pavimentazione. Alcuni tipi di pavimentazione possono essere completati con una buona resa di produzione in mq. Questo influisce sul prezzo finale in quanto le operazioni di posa in opera saranno più brevi. Particolari geometrie o disegni inseriti nella pavimentazione, la forma  dell’area da pavimentare o la suddivisione in aree e disegni complessi determinano un aumento delle ore di posa  e quindi un maggior costo.

L’area dell’intervento

Un altro fattore da considerare  è l’area dell’intervento. Un area di piccole dimensioni , marciapiedi ed aree ristrette rendono  i tempi di tracciatura e di posa più lunghi con un conseguente aumento del prezzo finale.

Accessibilità al cantiere

La possibilità di approvvigionare i materiali in cantiere, la possibilità di stoccaggio dei materiali all’interno del cantiere e la possibilità di fornire i materiali con mezzi di grosse dimensioni  determinano un prezzo minore del costo della pavimentazione in quanto riducono i costi relativi alla fornitura.  Nelle città e nelle aree dove non è possibile accedere con mezzi pesanti la fornitura viene effettuata approvvigionando i materiali con camion da 35 qli e di  conseguenza i costi aumentano a causa del maggiore numero di viaggi da effettuare. Alcuni cantieri, a volte, consentono di accedere  alle aree dove intervenire solo a  piedi , quindi i costi relativi alla movimentazione, in questo tipo di lavori, aumentano a seconda delle distanze da percorrere.

Metratura-Quantità

Il quantitativo di area da pavimentare è una variabile che incide sui costi finali. I cantieri di grossa metratura permettono di ottimizzare i costi di trasporto ed approvvigionamento dei materiali e di aumentare la media produttiva giornaliera della posa in opera. I pavimenti in pietra realizzati in grandi aree hanno costi anche molto minori rispetto ai piccoli interventi.

 

 

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Pavimentazione in pietra di Trani

Pavimento in pietra di Trani

PietreeSassi è specializzata nella posa in opera di pavimentazioni in pietra di Trani ed è in grado di fornire e posare in opera pavimenti in pietra di Trani di ogni formato e dimensione.

mosaico di pietra di Trani piano cava

La pietra di Trani è una pietra calcarea estratta nelle cave autorizzate in Puglia dove viene cavata e  lavorata in prodotti utilizzati per pavimentazione o rivestimento esterno ed interno. La tipica colorazione dai toni caldi la rende unica nelle applicazioni in cui trova posto. Dalla pietra di Trani vengono prodotti elementi per pavimentazione e rivestimento sia con piano di cava naturale  sia con piano a vista lavorato, sabbiato, anticato, lucido, bocciardato. Vengono inoltre prodotti elementi che possono essere impiegati per l’arredo urbano  grazie alle moderne tecnologie che rendono possibile la trasformazione di questa materia prima in ogni forma e dimensione. 

mosaico di pietra di Trani

 

La prima lavorazione che viene effettuata nelle cave e nei laboratori è la suddivisione degli elementi che diverranno “mosaico” o “opus incertum”, lastre poligonali dalla forma variabile il cui piano di cava naturale e le coste a spacco permettono la costruzione di pavimenti di tipo rustico. Il mosaico di pietra di Trani viene prodotto in formati standard per pavimenti  con spessori da 3-5cm , da rivestimento con spessori da 1 a 3 cm, e  con spessori superiori ai 6 cm adatti per pavimenti da giardino da posare a secco su terra.

pietra di Trani a mosaico

La pietra di Trani viene lavorata e segata a disco per produrre piastrelle e semilavorati spessorati . Questi prodotti vengono poi rifiniti attraverso lavorazioni per ottenere una finitura superficiale diversa ai seconda degli utilizzi. Alcune produzioni vengono avviate verso la burattatura  dove i macchinari ed abrasivi  smussano ed arrotondano gli angoli per rendere il prodotto anticato. Altre produzioni vengono lucidate per creare pavimenti interni, scale, rivestimenti; La versatilità nella lavorazione di questa pietra naturale consente la sua applicazione negli ambienti più disparati.

pavimentazione esterna carrabile

 

La pavimentazione in pietra di Trani trova posto anche per la collocazione in ambienti esterni come pavimenti carrabili,  pavimenti da giardino, marciapiedi e camminamenti. La sua naturale porosità necessita di un trattamento idrorepellente per migliorare le sue caratteristiche e mantenere il colore originale. La pietra di Trani non teme comunque confronto con prodotti artificiali come autobloccanti o vibrocompressi . La pietra di Trani risulta  più “morbida” rispetto a pietre come il porfido , il granito, la luserna  ma comunque superiore ai prodotti artificiali per pavimentazione oggi presenti sul mercato.

pavimento carrabile in pietra

 

Le foto qui accanto mostrano  alcuni nostri lavori di pavimentazione esterna in pietra di Trani a mosaico con spessore 3-5 cm  posate su sottofondo di malta di cemento adatte per la costruzione di pavimenti carrabili. In questa foto, come da richiesta del cliente, abbiamo costruito le corsie per consentire solo il passaggio delle  auto  con lastre irregolari a mosaico di pietra di Trani  e sigillato poi la pavimentazione con boiacca di cemento. Questo per avere un a maggiore area di verde nell’ingresso carrabile.

pavimento ingresso in pietra

 

La pietra di Trani può essere utilizzata per rivestire pavimenti pedonali come ad esempio i vialetti di accesso alle abitazioni o camminamenti degli spazi esterni. La naturale ruvidità  del piano di cava di questa roccia  la renda adatta ad essere impiegata per pavimentazioni esterne  essendo naturalmente antisdrucciolo  anche in caso di  pavimento bagnato. Tutti i pavimenti per esterno devono avere questa caratteristica di resistenza allo scivolamento su bagnato, per la sicurezza del transito delle persone è davvero necessario.

vialetto in pietra di Trani

 

I camminamenti in pietra sono un ottima soluzione per rivestire in maniera definitiva un percorso. Un vialetto per esterni solitamente  viene sfruttato svariate volte nell’arco della giornata, esso deve quindi  garantire un ottima resistenza ed un ottima percorribilità. Il pavimento in pietra di Trani realizzato con lastre a spacco naturale si presta come ottima soluzione per rivestire camminamenti e vialetti per giardino. Nella foto qui accanto mostriamo un vialetto da noi realizzato con pietra di Trani a mosaico, piano di cava naturale e coste a spacco.

 

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Pavimenti carrabili

Pavimenti carrabili

Pavimentazione carrabile realizzata in pietra di luserna ” smolleri “.

pavimento in smolleri di luserna

 

La pavimentazione di ingresso, specie se è carrabile e soprattutto se è in pendenza come spesso succede per l’accesso ai box interrati,  è una pavimentazione che necessita di particolari accorgimenti. Primo per tutti è che la pavimentazione deve essere antisdrucciolevole e deve garantire la massima aderenza sia agli autoveicoli che la percorrono sia ai pedoni. In tutte le condizioni atmosferiche la pavimentazione deve risultare di essere in grado di garantire la percorribilità senza dover rischiare di scivolare, se a piedi, o di perdere il controllo di un autoveicolo ad esempio di inverno quando la neve ed il ghiaccio ricoprono le strade.

ingresso box in pietra di luserna

 

La pavimentazione in pietra di luserna  in smolleri soddisfa tutte queste qualità. Essa risulta  prima di tutto una pavimentazione carrabile, antisdrucciolevole in condizioni di pioggia e pavimento bagnato, ottime caratteristiche di attrito per pavimenti in forte pendenza e soprattutto resistente al gelo e ghiaccio. Le pavimentazioni carrabili nelle zone di montagna,  attigue alle zone di estrazione delle pietre come luserna e porfido, sono spesso costruite con smolleri  per favorire il l’attrito degli autoveicoli soprattutto nelle strade in forte salita.

pavimento in pietra di luserna

 

Gli smolleri sono elementi di forma simile a parallelepipedi irregolari ed hanno dimensioni variabili sia in spessore che in altezza e lunghezza. Le loro dimensioni le rendono idonee per applicazioni a pavimento o per rivestimento. Elementi di maggiori spessori e dimensioni sono consigliati per l’utilizzo a pavimento mentre elementi di piccole dimensioni sono consigliati per rivestimento. La posa in opera di questa pavimentazione carrabile avviene su sottofondo di sabbia o sabbia e cemento, previa formazione della fondazione in calcestruzzo, per poi essere sigillata con boiacca di sabbia e cemento.

La costruzione di pavimentazioni carrabili in smolleri in pietra di luserna è una soluzione davvero versatile perchè riunisce tutte queste caratteristiche di resistenza, antisdrucciolo, adatta a tutti i tipi di architetture rustiche o moderne.

La pietra di luserna viene lavorata in prodotti  di diverso formato adatti per la costruzione di pavimenti carrabili e tra questi prodotti sono disponibili :

  • i cubetti a spacco
  • i binderi
  • gli smolleri
  • lastre squadrate con coste martellate
  • lastre squadrate con coste segate
  • mosaico – opus incertum

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Mosaici

MOSAICO

MOSAICO IN CIOTTOLI PER PAVIMENTO ESTERNO

IN QUESTO ARTICOLO PARLEREMO DI UNA NOSTRA REALIZZAZIONE DI MOSAICO PER PAVIMENTO  IN CIOTTOLI DI MARMO

Il mosaico realizzato è stato commissionato da un condominio in Milano per ripristinare la pavimentazione dell’ingresso pedonale che, a causa di scavi per allacciamenti di impianti, è stata demolita ed era quindi da ripristinare. Dopo aver proposto alcune soluzioni  all’amministrazione viene scelto il disegno  del mosaico realizzato di seguito.

mosaico in ciottoli di marmo

Inizio dei lavori

LA POSA DEL MOSAICO CON METODO INDIRETTO. Il mosaico da realizzare  è composto da un area centrale in cui sarà posto un mosaico in ciottoli che raffigura la rosa dei venti ai cui lati verranno posti due mosaici in ciottoli che raffigurano l’illusione dei cubi tridimensionali. Il tutto verrà racchiuso in una cornice formata da una doppia fila di piastrelle alternate di marmo  bianco di Carrara e di porfido del Trentino. Inizialmente procediamo con il costruire i mosaici laterali a cubi tridimensionali, procedendo con il disegno e posando su supporto provvisorio i ciottoli che compongono il mosaico.

mosaico con ciottoli di marmo

La posa dei ciottoli avviene singolarmente osservando ogni singolo pezzo e posando la parte a vista più idonea e piatta sulla parte  a contatto con il disegno, rispettando minuziosamente le linee guida del disegno da realizzare. La parte del ciottolo contro il disegno sarà la parte a vista del mosaico a lavori ultimati. I ciottoli vengono fissati momentaneamente al disegno con collante idrosolubile che si scioglierà al momento del lavaggio finale del mosaico. L’incollaggio dei ciottoli serve per evitare che al momento del getto i ciottoli non si muovano in conseguenza al versamento del cemento sopra al mosaico.

mosaico

Tutte le aree dei settori del disegno da realizzare vengono pian piano completate utilizzando ciottoli di marmo bianco Carrara, Rosa Verona e marmo nero. La posa in opera procede fino al termine dei settori con grande cura nella collocazione dei ciottoli, la posa dei ciottoli avviene cercando di serrare i giunti il più possibile in modo che risalti il colore  della pietra e non del cemento dei giunti. Per far sì che la parte a vista della pietra risulti poi serrata bisogna porre molta cura durante i lavori di posa.

mosaico rosa dei venti in ciottoli

Terminati i lavori di posa dei cubi tridimensionali procediamo con la posa in opera del mosaico centrale che è la rosa dei venti.mosaico indiretto con ciottoli

La posa in opera della rosa dei venti avviene nel medesimo modo del mosaico precedente, disegnando prima il disegno da riprodurre e riempiendo le aree delimitate con i rispettivi ciottoli colorati

 

mosaico in ciottoli di marmo

Il getto con cemento come supporto definitivo


Terminati i lavori di posa  si iniziano i lavori per il getto del cemento che diventerà il supporto definitivo dei mosaici  che abbiamo appena posato. Il mosaico viene posto su una superfice piana e viene lateralmente racchiuso in una forma  o cassero ce conterrà il cemento dal momento del getto fino all’asciugatura. fine posa mosaico in ciottoliIl momento del getto è una fase cruciale del lavoro, se si commettono degli errori in questa fase si rischia di compromettere l’intero lavoro.

Prima di procedere con il getto del cemento che costituirà  il supporto definitivo del mosaico armiamo il mosaico con della rete metallica zincata per conferire maggiore resistenza finale al mosaico da realizzare. Il cemento è un ottimo prodotto capace di sopportare notevoli pressioni e di resistere alla rottura  da compressione, ma per quanto riguarda la flessione non ha ottime caratteristiche.

mosaico armato con rete prima del getto

 

Per migliorare le caratteristiche meccaniche  di resistenza  inseriamo all’interno del cassero una rete  elettrosaldata zincata per aumentare le doti di resistenza alla flessione del mosaico. Essa verrà inglomerata nel cemento al momento del getto e dopo l’ asciugatura del getto migliorerà le caratteristiche del manufatto.

armatura mosaico in ciottoli

La miscela cementizia che  utilizziamo per la realizzazione del getto  è costituita da un impasto di sabbie  di diversa granulometria, cemento e calce, dosati circa a 200-250 kg di legante per mc di inerte. Dopo aver confezionato  l’impasto cementizio con la giusta dose di acqua  che varia a seconda dell’umidità della sabbia, si procede versando in cemento nel cassero avendo cura di non lasciare spazi vuoti  e di aggiungere fino al completo riempimento per poi rifinire con cazzuola o meglio con la staggia  fino a raggiungere l’altezza del cassero che funge anche da guida per poter rasare con la staggia o cazzuola. Al termine del getto il mosaico dovrà restare immobile e dovrà asciugare.

mosaico disarmato

 

DISARMO, RIVOLTATURA E LAVAGGIO

Trascorso il tempo di asciugatura del cemento, che varia a seconda di molti fattori, si procede con il disarmo. L’asciugatura dell’impasto di cemento dipende da diversi fattori quali la temperatura dell’ambiente,  la temperatura dell’acqua di impasto nonchè dal tipo di legante utilizzato. Al momento del disarmo-rivoltatura-lavaggio l’impasto è ancora parzialmente fresco in modo da poter lavare la superficie a vista del mosaico. mosaico rosa dei venti ancora da lavareSi procede quindi rimuovendo con molta cautela le sponde laterali facendo attenzione a non danneggiare i ciottoli che si trovano nei lati  che sono ancora molto fragili.
Dopo avere rimosso le sponde laterali si procede alla rivoltatura del manufatto facendo attenzione a non deformare il mosaico durante la rivoltatura. Si appoggia quindi il mosaico su una superficie piana e si procede rimuovendo la carta o cartoncino del disegno fino alla completa rimozione. Ora i mosaici si presentano come nelle foto e devono ancora essere lavati dai residui di cemento che è penetrato negli interstizi dei ciottoli  fuoriuscendo dalla parte a vista del mosaico.mosaico lavato La pulizia dal cemento, non ancora completamente indurito, si effettua con acqua,   spugna e pagliette abrasive per eliminare ogni residuo di cemento  rimasto sulla superficie  a vista dei ciottoli.

A seconda delle condizioni ambientali , temperatura, temperatura dell’acqua dell’impasto e tipo di cemento utilizzato  il cemento che rimane sulla superficie del mosaico può avere una durezza minore o maggiore.A seconda dei casi bisogna utilizzare la spugna morbida se il cemento risulta asportabile con essa o ricorrere al spazzoline e pagliette abrasive nel caso il cemento fosse troppo duro per essere rimosso con la sola spugna.

mosaico rosa dei venti dopo il lavaggio

 

Una particolare attenzione deve essere posta mentre si lavano i bordi dato che i ciottoli laterali non sono perfettamente ancorati non essendo inglomerati nel mosaico da tutti i lati.

Un’eccessiva forza nel frizionare durante il lavaggio potrebbe causare un distaccamento di questi elementi laterali. Completate le operazioni di pulizia i mosaici restano a riposare fino alla completa asciugatura prima di essere trasportati fino al luogo di posa.  mosaici in ciottoli accostati


 

LA POSA IN OPERA DEL MOSAICO A PAVIMENTO

pavimento da rivestire con mosaico

 

Trascorso il tempo di asciugatura i mosaico è pronto per essere trasportato nel luogo dove sarà posato in opera. L’area è irregolare ed è posta davanti all’ingresso pedonale, una volta tracciato lo squadro iniziano i lavori di posa in opera. Il mosaico centrale viene posato  su un letto di malta di cemento e posato rispettando gli squadri  ed allineamenti prestabiliti. Vengono poi accostati e posati i  due pezzi che compongono le parti laterali.
posa del mosaico in ciottoli

Come decorazione realizziamo una cornice simmetrica composta da lastre di porfido del Trentino e marmo di Carrara per mettere in risalto il perimetro del pavimento a mosaico. Una volta completata la cornice perimetrale  i lavori di posa  si completano effettuando il restauro della vecchia pavimentazione riparando e riallacciando le aree che confinano con il mosaico appena collocato. in questo caso il pavimento esistente restaurato era realizzato in tozzetti irregolari di  marmo botticino.

Stuccatura e lavaggio

Terminati i lavori di posa in opera si procede con la sigillatura della pavimentazione con boiacca di cemento miscelata con sabbia fine fino al completo intasamento di tutti i giunti della cornice e dei giunti dei mosaici. Completata la stuccatura , trascorso il tempo necessario per l’asciugatura della boiacca, si procede con un accurato lavaggio  con acqua fino alla completa rimozione del cemento della sigillatura che ricopre i ciottoli e la cornice del mosaico.

completamento lavori di posa mosaico stuccatura mosaico lavaggio mosaico

Completato il lavaggio accurato il mosaico risulta installato e dovrà riposare qualche giorno prima di essere utilizzato.

posa mosaico in ciottoli fine lavori mosaico ingresso con mosaico in ciottoli mosaico con ciottoli e cornice in pietra naturale

 

 

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Pavimenti in pietra: le fondazioni e sottofondi

 fondazioni pavimento in pietraIl presupposto fondamentale per la costruzione di una pavimentazione in pietra è la solidità delle fondazione e un sottofondo adeguato.

LE FONDAZIONI

La fondazione sulla quale è posata una pavimentazione in pietra svolge un ruolo fondamentale riguardo la solidità e la durata della costruzione, difatti non è difficile vedere pavimentazioni danneggiate a causa di un errata preparazione della fondazione e del sottofondo.

La resistenza alla penetrazione dei diversi materiali che costituiscono il sottosuolo determina la resistenza che avrà la pavientazione nel tempo in caso di carico intenso o pesante. Ad esempio un sottofondo argilloso che aumenta e diminuisce di volume in presenza d’acqua risulta inadatto per costruire una pavimentazione senza predisporre una solida fondazione. Un sottosuolo roccioso al contrario potrebbe anche non necessitare di un intervento di costruzione di fondazione in calcestruzzo per ottenere un buon risultato.

La più moderna ed efficace tecnica di costruzione della fondazione è la costruzione in calcestruzzo armato. Il calcestruzzo armato con rete metallica offre un ottima resistenza nel tempo in quanto rende la fondazione capace di resistere ai piccoli avvallamenti o movimenti che ha il terreno.

La costruzione della fondazione in calcestruzzo rende il suolo parzialmente impermeabile alle acque piovane e ne limita notevolmente l’assorbimento da parte del sottosuolo. E’ necessario in fase di progettazione prevedere degli impianti di deflusso in modo corretto.

La fondazione dovrà essere sagomata in relazione alla pavimentazione finita, con le pendenze adeguate , essa dovrà risultare sostanzialmente parallela alla pavimentazione in modo da avere omogeneità nella quota del sottofondo.

 

I SOTTOFONDI

Il sottofondo o letto di posa è lo strato di materiale sul quale viene allettato l’elemento lapideo durante la costruzione

Il letto di posa è solitamente costituito da sabbia, pietrisco o sabbia e cemento asciutta per quanto riguarda pavimentazioni in cubetti o ciottoli, mentre è costituita da malta cementizia o bastarda per quanto riguarda le pavimentazioni in lastre o a mosaico.

 

I PAVIMENTI IN CUBETTI O CIOTTOLI vengono costruiti posando gli elementi sul letto di posa , il letto di posa deve essere preparato in maniera adeguata , pena la solidità della pavimentazione. Il letto di posa dovrà essere non superiore ai 5 cm in quanto un maggiore spessore determinerebbe una scarsa compattatura del sottofondo ( operazione che viene eseguita meccanicamente con un vibratore meccanico in presenza di acqua), mentre una minore quota farà si che , durante la compattatura, gli elementi posati si stortino e dissestino al passaggio del vibratore meccanico non avendo possibilità di assestarsi correttamente.

In CASO DI TROPPO spessore si consiglia di caricare con calcestruzzo ( eventualmente alleggerito) fino a raggiungere i piani predefiniti e non caricare con sabbia , il risultato nel tempo sarebbe la pavimentazione danneggiata a causa di un errata preparazione del sottofondo.

 

Le quote delle fondazioni

prospetto sottofondi per pavimento in pietra
fondazioni e sottofondi di pavimentazione in pietra

La quota delle fondazioni, cioè il dislivello tra piani finiti della pavimentazione e piano finito del getto di fondazione , è lo spessore in cui saranno inseriti il letto di posa e l’elemento lapideo. In relazione allo spessore degli elementi lapidei da collocare dovranno essere calcolati i piani finiti del getto di fondazione. Dati i diversi pessori dei prodotti in pietra naturalelo spessore della quota dovrà essere calcolato sommando lo spessore minimo dell’elemento e il letto di posa .

gli elementi lapidei come cubetti o ciottoli di fiume necessitano rispettivamente di una quota pari a :

– cubetti 4-6 cm = spessore medio 5 cm + 5 cm letto di posa= 10 cm

– cubetti 6-8 cm = spessore medio 7 cm + 5 cm letto di posa= 12 cm

– cubetti 8-10 cm = spessore medio 9 cm + 5 cm letto di posa= 14 cm

– ciottoli 4-6 cm = spessore medio 5 cm + 5 cm letto di posa= 10 cm

– ciottoli 6-8 cm = spessore medio 7 cm + 5 cm letto di posa= 12 cm

– ciottoli 8-10 cm = spessore medio 9 cm + 5 cm letto di posa= 14 cm

 

E’ importante porre molta attenzione alla quota in quanto durante le fasi di battitura il sottofondo del pavimento si assesterà in relazione alla quota, in un sottofondo irregolare si avrà un diverso assestamento degli elementi con il rischio di avere zone alte, dove la macchina vibrante non riesce a comprimere per via della scarsa quota e di conseguenza troppa rigidità, o zone avvallate dovute alla troppa compressione della macchina vibrante in quanto la quota del sottofondo era eccessiva e quindi il sottofondo troppo “morbido”.

 

Il letto di posa che si utilizza per la posa in opera di pavimentazioni esterne in lastre è costituito solitamente da malta cementizia ( impasto di sabbia+cemento+acqua) . Lo spessore del sottofondo necessario per la posa delle lastre di spessore 3-5 cm è di 7-8 cm dai piani finiti, spessore necessario per costruire un letto di posa adeguatamente spesso e consistente.

 

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